Premio Positano Léonide Massine
52ª Edizione del premio di danza più antico del mondo
Sabato 7 settembre ore 20.30
Gran Gala sulla Spiaggia Grande
Classico e contemporaneo senza frontiere nel segno dell’inclusione
Premio alla Carriera
Dada Masilo (Sudafrica)
Premio Speciale danzatrice dell’anno
“per la trasversalità e poliedricità della sua Carriera”
Lucía Lacarra (Spagna)
Protagonisti/e provenienti da tutto il mondo: Italia, Francia, Stati Uniti, Sudafrica, Gran Bretagna, Spagna, Corea, Germania, Canada, Argentina etc
Positano (SA) 2 settembre – Il Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza, il riconoscimento più antico del mondo del suo genere, celebra i suoi 52 anni sul palco della spiaggia grande sotto le stelle, sabato 7 settembre ore 20.30, con un eccezionale programma tra classico e contemporaneo e un palmarès di premiati sempre più ricco.
Interamente finanziato e organizzato dal Comune di Positano, con la direzione artistica di Laura Valente, che lo guida dal 2016, il Léonide Massine 52/ma edizione assegna il Premio alla Carriera alla sudafricana Dada Masilo, una delle più innovative coreografe e danzatrici contemporanee, famosa per le sue versioni rivisitate dei grandi classici del balletto romantico (Lago, Carmen, Romeo e Giulietta, Giselle etc). La sua poetica si fonde brillantemente con la danza africana, riuscendo a parlare della società in cui vive, delle questioni della tolleranza e dei sentimenti senza frontiere che ne fa una delle più amate e apprezzate artiste del mondo. La coreografa di Johannesburg, una formazione europea cresciuta al P.a.r.t.s. di Bruxelles, è maestra nell’intrecciare i linguaggi e da collabora da sempre con grandi artisti contemporanei come William Kentridge, riuscendo a trasformare le sue coreografie in simboli di battaglia e preghiera. Potenti e attuali.
Premio Speciale Danzatrice dell’anno “per la trasversalità e poliedricità della sua Carriera” va a Lucía Lacarra (Spagna), étoile internazionale, una delle più grandi danzatrici del mondo. La spagnola Lacarra, si è esibita in tutti i palcoscenici internazionali più prestigiosi. Nel 1999 ha ricevuto il premio “Isadora Duncan” per la sua interpretazione di The Cage di Jerome Robbins. Nel 2002 vince il premio Nijinsky come “migliore ballerina del mondo”. Sono solo alcuni dei riconoscimenti tributati a questa ballerina dalle doti incredibili che sa fondere tecnica granitica a intensa espressività in maniera inconfondibile e per questo amata dai più grandi coreografi contemporanei. Premiata nel 1995 a Positano per il ruolo di Angelica ne Il Gattopardo di Roland Petit, quello di Lacarra è il ritorno al Massine, dopo quasi 30 anni, di una grande artista.
Nell’eccezionale palmarès di “Positano 52” gli artisti premiati da tutto il mondo, provenienti dalle compagnie più prestigiose. Questi i vincitori:
SAE EUN PARK e GERMAIN LUOVET
Opéra National de Paris – Corea/Francia
SHALE WAGMAN
Opéra National de Paris, Bayerisches Staatsballett
Canada/Germania/Francia
MICHELA LUCENTI
Balletto Civile – Italia
REBECCA BIANCHI
Teatro dell’Opera di Roma – Italia
MARTINA ARDUINO e MARCO AGOSTINO
Corpo di Ballo del Teatro alla Scala – Italia
TOMÁS RUÃO
The Royal Swedish Ballet
Portogallo/Svezia
PALOMA LIVELLARA
American Ballet, ABT SC
Argentina/Usa
Con Lacarra danzerà MATTHEW GOLDING
Goldenlac_Canada/Inghilterra
Il Premio divulgazione, sostegno e promozione delle Arti Luca Vespoli va a Michela Lucenti/ Balletto Civile “per l’originalità e la forte impronta etica del suo teatro fisico inteso come linguaggio capace di interpretare il nostro tempo – si legge nella motivazione – e per la coerenza del percorso del suo Balletto Civile, che non ha mai smesso di esplorare e sperimentare intrecci potenti tra arti coreografiche e gli altri linguaggi della scena contemporanea”.
Il premio di danza più antico del mondo, riconosciuto nel 2018 dal Ministero dei Beni Culturali “rassegna storica unica nel suo genere” si svolgerà con il seguente programma
Venerdì 6 settembre
Cripta Villa Romana, ore 18.00
- Incontro pubblico con i protagonisti della 52/ma edizione del Premio Positano Léonide Massine
- Presentazione di ISADORA, fumetto originale dedicato a Positano, alla sua Villa Romana, nel segno del binomio archeologia e danza
Sabato 7 settembre
Spiaggia Grande, ore 20:30
- Spettacolo con gli Artisti Premiati: Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza 52/ma edizione
IL BOARD SCIENTIFICO 2024
Dopo tante edizioni del premio guidate da Alberto Testa e Alfio Agostini (ad entrambi il riconoscimento di ‘presidente onorario’ dal Comune di Positano), nel 2023 la giuria ha cambiato pelle diventando un board scientifico composto da direttori di compagnie e festival internazionali, che si alterneranno di anno in anno garantendo una sempre cangiante prospettiva e approccio, oltre alla possibilità per i vincitori – soprattutto giovani talenti – di essere visti da produttori italiani e stranieri
Il board è composto da:
Susan Jaffe, Artistic Director of the American Ballet Theatre (Stati Uniti)
Joaquín De Luz, Director Artistico Compañía Nacional de Danza (Spagna)
Clotilde Vayer, Direttrice Corpo di Ballo Teatro di San Carlo (Italia/Francia)
Ana Laguna, Ballerina e Formatrice (Spagna/Svezia)
José Carlos Martínez, Directeur de la Danse de l’Opéra National de Paris (Francia/Spagna),
Laura Valente Direttrice Artistica del Massine Prize dal 2016 (Italia).
Dal 2023 Alessio Carbone, più volte nel corso della sua carriera vincitore del Premio Positano, è coordinatore nello staff della Direzione Artistica.
PERGAMENA SIMBOLO – Si rinnova in particolare la collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, che vanta la prima scuola di ballo di un teatro d’opera italiano, fondata nel 1812: per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes, e più in generale della danza e della musica contemporanee, già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali.
I LUOGHI
A fare da scenario agli eventi in calendario saranno utilizzate le seguenti location:
- Spiaggia Grande
- Villa Romana
SPIAGGIA GRANDE
Positano è ricca di spiagge e calette, ma sicuramente la più nota e la più conosciuta è la Spiaggia Grande: manto di granelli dorati, lunga oltre 300 metri considerata una delle più mondane e amate dai turisti di tutto il mondo. Lo scenario è unico, assolutamente grandioso e irresistibile: avvolta dalle pendici del Monte Sant’Angelo, con le casette colorate che scendono a raggiera fin sul mare, di giorno trasforma la balneazione in queste acque in una esperienza da set cinematografico, la sera è il punto di incontro di turisti e persone del luogo e fa da salotto ai numerosi eventi che si alternano soprattutto nel periodo estivo a Positano.
Ogni anno questo luogo fa da scenario agli eventi di maggior richiamo del “Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza”
Su un palco/teatro all’aperto – appositamente costruito ogni anno per ospitare il Festival con oltre 500 posti a sedere – ogni anno va in scena una grande serata di grande danza in cui si esibiscono gli artisti premiati e che vede i più importanti ballerini della scena internazionale, danzatori contemporanei emergenti, compagnie d’autore e figure autorevoli che hanno contribuito, con la loro opera, alla crescita dell’arte tersicorea.
Il palcoscenico della Spiaggia Grande ha visto nel tempo personaggi di calibro internazionale da Alicia Alonso a William Forsythe, da Carla Fracci a Svetlana Zahkarova e Vladimir Vassiliev, da Jiří Kylián ad Alessandra Ferri, solo per citarne alcuni.
LA VILLA ROMANA SI RACCONTA
Sempre più forte si conferma il legame tra Danza e Archeologia anche grazie al progetto ‘La Villa Romana si racconta’ curato da Laura Valente, vincitore del bando per il Ministero degli interni peri Borghi d’arte. Saranno organizzate in occasione del premio visite guidate nello splendido sito della Villa Romana e presentato in anteprima il fumetto ISADORA, che deve il suo titolo al nome della grande Isadora Duncan, realizzato da Comix di Mario Punzo e firmato da Laura Valente, Chiara Macor e Fabiana Fiengo.
Sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (e rimasta sconosciuta fino a pochi anni fa) la Villa Romana di Positano custodisce reperti archeologici dal valore inestimabile come un ciclo di affreschi del I secolo dopo Cristo. La Villa si colloca al di sotto della chiesa di Santa Maria Assunta. A dieci metri di profondità è possibile ammirare i restaurati affreschi sulle pareti: ippocampi, colonne dorate, grifoni e un Pegaso alato. Considerata la più grande scoperta archeologica avvenuta in Costiera negli ultimi decenni, la grande stanza affrescata fu sepolta dalla pioggia di cenere e detriti dell’eruzione del vulcano partenopeo che rase al suolo Pompei ed Ercolano. È stato realizzato un percorso con passerelle e un impianto di illuminazione, accessibile anche a tutti.
IL PROGRAMMA
Gala degli artisti Premiati
7 settembre 2024, ore 20.30, Spiaggia Grande
Laura Valente
Direttrice Artistica
Presenta la giornalista Maria Cava
“Il lago dei cigni”
Atto II, passo a due
Musica: Piotr Ilitch Tchaïkovski
Coreografia: Rudolf Nureyev
Interpreti: Rebecca Bianchi, Marco Agostino
“Talisman”
Musica: Riccardo Drigo
Coreografia: Marius Petipa
Interprete: Tomás Ruão
“You turn me on”
Musica: Joni Mitchell
Coreografia: Christopher Weeldon
Interprete: Paloma Livellara
“Fiamme di Parigi”
Musica: Boris Asafiev
Coreografia: Vassili Vainonen
Interprete: Shale Wagman
“Il Corsaro”
Atto II, passo a due
Musica: Riccardo Drigo
Coreografia: Marius Petipa
Interpreti: Paloma Livellara, Tomás Ruão
“Silvia”
Musica: Léo Delibes
Coreografia: Manuel Legris
Interpreti: Martina Arduino, Marco Agostino
“After the rain’’
Musica: Arvo Pärt
Coreografia: Christopher Wheeldon
Interpreti: Lucia Lacarra, Matthew Golding
“The Swan”
Musica: Camille Saint-Saëns
Coreografia e interprete: Dada Masilo
“Le parc”
Musica: Wolfgang Amadeus Mozart
Coreografia: Angelin Preljocaj
Interpreti: Sae Eun Park, Germain Louvet
“Grazie all’impegno del Comune di Positano e al grande lavoro della direttrice artistica Laura Valente ci apprestiamo ancora una volta a vivere due giorni di danza straordinaria guardando a Li Galli, scrigno magico tanto amato da Massine e poi da Nureyev, e il palcoscenico della Spiaggia Grande della nostra Positano, pronti ad accogliere ballerini da tutto il mondo che saranno naturalmente i protagonisti assoluti. Mi fa sempre piacere ricordare che il Premio Positano Léonide Massine non ha subìto interruzioni, neanche durante la pandemia, mai abbiamo pensato fosse possibile sospendere la gloriosa storia del riconoscimento più antico e prestigioso del mondo della danza, testimonianza della centralità di questo progetto nella vita culturale di Positano e delle sue solide reti internazionali. Sostenuto interamente dal nostro Comune, da due anni abbiamo deciso di trasformare la fisionomia del Premio, e per questo desidero ringraziare quindi il prestigioso board scientifico composto dai più importanti direttori di compagnie, dall’American Ballet all’Opéra National de Paris, dal Teatro di San Carlo alla Compañía Nacional de Danza, che hanno lavorato al nostro fianco per garantire al Premio l’eccellenza e l’unicità che lo contraddistinguono. Auguro a tutti una straordinaria 52esima edizione”.
Giuseppe Guida, Sindaco di Positano
Un classico che da sempre guarda al futuro, onorando lo spirito di artisti che crearono un secolo fa il mito di Positano capitale della danza: il Premio Massine, anche in questa edizione, si conferma sempre più palcoscenico globale che connette i grandi protagonisti e i talenti emergenti con i nuovi linguaggi contemporanei.
Un sentito grazie al Teatro di San Carlo, partner prezioso che ci dona l’immagine simbolo del Premio di danza più antico del mondo. Il convinto sostegno ad una manifestazione perennemente proiettata nel futuro si deve esclusivamente all’ostinata determinazione del Comune di Positano. Da due anni, un prestigioso board scientifico – che ha accettato con entusiasmo questa sfida insieme a noi – contribuisce a rendere sempre più attuale e contemporanea una manifestazione, unica nel suo genere, saldamente ancorata alle radici ma continuamente proiettata verso nuovi orizzonti.
Laura Valente, Direttrice Artistica Premio Positano Léonide Massine
VISTI DA VICINO
Biografie PREMIATI 2024
CARRIERA
Dada Masilo/SUDAFRICA
E’ una delle più innovative coreografe e danzatrici contemporanee. A 11 anni Dada Masilo si innamora del Lago dei Cigni e si ripromette di crearne una propria versione personale. Vi si dedica a 26 anni, facendo esplodere i codici del balletto romantico secondo una sola parola d’ordine: essere iconoclasta. Nulla ferma la corsa della giovane coreografa: ha già all’attivo important pièces, ha vestito i panni di Carmen e di Giulietta, si impone come figura inclassificabile della danza sudafricana. Questa volta, tutti i codici e i canoni del balletto romantico vanno in frantumi e, proprio per questo, pubblico e critica hanno amato da subito la graffiante versione del Lago dei cigni firmata dalla coreografa. La sua danza è classica? Si fonde brillantemente con la danza africana in un eccitante dinamismo. Il tutù? Dada lo fa indossare sia alle danzatrici sia ai danzatori. I cigni? Danzano a piedi nudi. E la musica di Čajkovskij incontra altre sonorità. Nei suoi classici rivisitati (Romeo e Giulietta, Lago dei Cigni, Carmen, Giselle, The Sacrifice e adesso Hamlet) Dada riesce a parlare della società in cui vive, delle questioni della tolleranza e dei sentimenti con una danza senza frontiere che ne fa una delle più amate e apprezzate artiste del mondo. La coreografa di Johannesburg, una formazione europea cresciuta al P.a.r.t.s. di Bruxelles, ha una particolare capacità, con la sua Dance Factory, di approccio mai avulso dall’intreccio tra linguaggi, collaborando con grandi artisti contemporanei come William Kentridge e facendoli dialogare con le danze e i suoni delle sue origini, come in The Sacrifice. Si è chiesta Dada: «Cosa è oggi un sacrificio? Ed è davvero necessario per il cambiamento?» La sua personale battaglia contro la violenza sulle donne si insinua dentro The Sacrifice e il pezzo diventa un simbolo di battaglia, una preghiera. Potente e attuale.
PREMIO SPECIALE DANZATRICE DELL’ANNO
Lucía Lacarra/SPAGNA
Nata il 24 marzo 1975 nella cittadina basca di Zumaia, Gipuzkoa, Lucía Lacarra è una delle più acclamate danzatrici dello scorso decennio nel mondo. Dopo gli studi con Rosella Hightower, Tamara Rojo e Angel Corella, grazie al suo talento diventa presto membro della compagnia di Victor Ullate, danzando, a soli quindici anni, Allegro brillante di George Balanchine e altri ruoli del repertorio moderno. Dopo tre anni approda a Marsiglia, al Ballet de Marseille, dove lavora con Roland Petit, ottenendo la nomina a principal dancer e interpretando, negli anni successivi, i ruoli principali dei balletti di Petit, alcuni dei quali creati appositamente per lei. Nel 1997, a ventidue anni, entra a far parte del San Francisco Ballet, dove si esibisce nei principali titoli del repertorio classico. Nel 2002 è il momento di trasferirsi a Monaco di Baviera, insieme al marito, presso il Bayerisches Staatsballet, in qualità di principal dancer, e da questo momento hanno inizio le sue tournée come ospite nelle principali compagnie del mondo. Sono stati creati per lei i ruoli della Principessa Natalia e della Principessa Odette nel balletto Illusions – Like Swan, quello di Katharina in The Taming of the Screw e il doppio personaggio di Hippolyta/Titania in A Midsummer Night’s Dream, tutti coreografati dal principe dei coreografi John Neumeier.Nel corso della sua carriera Lucía Lacarra ottiene molti importanti riconoscimenti: dal Benois de la Danse a “Danzatrice del Decennio” al Cremlino di Mosca, “Isadora Duncan” per la sua interpretazione di The Cage di Jerome Robbins, il Nijinsky nel 2002 come “migliore ballerina del mondo”. Premiata nel 1995 a Positano per il ruolo di Angelica ne Il Gattopardo di Roland Petit, quello di Lacarra è il ritorno al Massine, a quasi trenta anni di distanza, di una grande artista.
PREMIO SPECIALE LUCA VESPOLI
MICHELA LUCENTI
Una forte tensione etica anima il lavoro di Michela Lucenti, capofila di una formazione di danzatori-attori significativamente denominata Balletto Civile, fondata nel 2003. Incontra il lavoro di Pina Bausch attraverso i suoi danzatori Beatrice Libonati e Jan Minarik; frequenta la Scuola del Teatro Stabile di Genova e contemporaneamente la ricerca di Jerzy Grotowski, attraverso gli insegnamenti di Thomas Richards. I suoi lavori originali sono ospitati in rassegne, festival e teatri internazionali. Nel 2008 la Biennale di Venezia le commissiona Creatura in prima assoluta e dal 2022 è artista residente, con la compagnia Balletto Civile, di ERT Emilia Romagna Teatro, curatrice della rassegna di drammaturgia fisica Carne
SAE EUN PARK
All’età di 10 anni entra all’Accademia Nazionale di Balletto della Corea.
All’inizio della sua carriera lavora all’American Ballet Theatre di New York danzando ruoli da solista in balletti di repertorio. Dopo due anni entra al Korea National Ballet interpretando i classici: Odile-Odette/ Il lago dei cigni o Marie/ Lo schiaccianoci. Dal 2011 entra far parte del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi e dopo la rappresentazione di Romeo e Giulietta (Nureyev) il 10 giugno 2021, viene nominata danseuse étoile e le viene consegnato il Premio culturale Francia-Corea.
GERMAIN LOUVET
Nel 2005 entra nella Scuola di Balletto dell’Opéra di Parigi dove studia per sei anni, al termine dei quali si unisce al Corpo di ballo. É nominato étoile nel 2014 a seguito di una rappresentazione de Il lago dei cigni (Nureyev) in cui interpreta il ruolo
di Siegfried. Nel 2016 diventa Premier Danseur al Prix AROP de la Danse. Nell’ambito delle tournée del Balletto dell’Opéra di Parigi, si è esibito in Giappone (Tokyo, 2020), in Spagna (Madrid, 2019) e in Asia (Singapore e Shanghai, 2019).
SHALE WAGMAN
Ballerino canadese, si è formato a Toronto e all’Académie Princesse Grace di Monte Carlo. Ha vinto numerosi premi, tra cui il primo premio al Prix de Lausanne e il premio della Fondazione Rudolf Nureyev nel 2018. È stato il più giovane a esibirsi come ospite principale al Mariinsky e ha già danzato sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, muovendo i primi passi con l’English National Ballet e lavorando con i coreografi come Derek Deane, Akram Khan e Wayne McGregor. Dal 2021 è con il Bayerisches Staatsballett, dove è stato promosso a primo solista per la stagione 2022-23, prima di essere chiamato all’Opéra di Parigi.
REBECCA BIANCHI
Prima Ballerina del Teatro dell’Opera di Roma. Nasce a Parma il 14 febbraio 1990.
All’età di 11 anni inizia a frequentare la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala a Milano, sotto la direzione di Anna Maria Prina e successivamente, dal 2006 al 2009, sotto la direzione di Frédéric Olivieri. Nel giugno 2009 si diploma ed entra a far parte del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, partecipando a tutti gli spettacoli in cartellone e interpretando i ruoli principali e da solista nelle varie produzioni. Nel maggio 2015 vince il concorso per ballerina solista del Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Eleonora Abbagnato, che la nomina étoile due anni dopo.
MATTHEW GOLDING
Matthew ha studiato alla Universal Ballet School di Washington DC e si è diplomato con lode alla Royal Ballet School di Londra. Ha vinto il Youth America Grand Prix Ballet Competition e il Prix de Lausanne nel 2002, entrando poi nell’American Ballet Theatre nel 2003. Promosso a primo ballerino del Dutch National Ballet nel 2010, lo è stato anche al Royal Ballet dal 2014 al 2017. Ha vinto il Dutch Zwaan Award nel 2010 e nel 2012/13 è stato nominato per il Prix Benois de la Danse. Insieme a Lucía Lacarra ha fondato la Goldenlac, che ha debuttato nel 2020 con l’originale lavoro Fordlandia.
MARCO AGOSTINO
Diplomato nel 2007 alla Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala, ha studiato con maestri di fama internazionale grazie a diverse borse di studio. Dal 2008 fa parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, dove ha interpretato ruoli principali in numerosi titoli classici, da Il Lago dei Cigni a Giselle, Romeo e Giulietta e Onegin. Diventa ballerino solista nel 2013 e primo ballerino nel 2022. Ha partecipato a varie produzioni internazionali, interpretando coreografie di grandi maestri come Balanchine, Nureyev, Béjart e Forsythe.
MARTINA ARDUINO
Nata a Moncalieri, si diploma alla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala nel 2015 entrando subito nel Corpo di Ballo del Teatro milanese. Interpreta ruoli principali in produzioni di coreografi come Ratmansky, Nureyev, Balanchine, Bigonzetti, MacMillan, e Cranko. Promossa a prima ballerina nel 2018, amplia il suo repertorio con ruoli in balletti come Sylvia, Giselle, Onegin, e Il lago dei cigni. Nel 2023 ha debuttato come protagonista nel ruolo di Swanilda in Coppélia di Alexei Ratmansky.
TOMÁS RUÃO
PALOMA LIVELLARA
Argentina lei portoghese lui. Entrambi 19enni provengono dalla Académie Princesse Grace di Montecarlo. A pochi mesi dal diploma vengono entrambi chiamati a far parte di due prestigiose compagnie junior: Paloma Livellara a NewYork (American Ballet, ABT Studio company) e Tomás Ruão (The Royal Swedish Ballet). Sono considerate due rivelazioni della danza del futuro.
BREVE STORIA DEL PREMIO
La perla della Costiera amalfitana richiama i più grandi artisti delle due punte sin dagli anni ’20 del secolo scorso, quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, si innamorò del luogo e il potente impresario Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato, tra gli altri, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev, che a sua volta fece de Li Galli un’amata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Rudolf Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci e Luciana Savignano, Elisabetta Terabust e Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Mats Ek, Jiří Kylián, Wayne McGregor, Marie Chouinard, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev, Nacho Duato, Svetlana Zakharova, Viengsay Valdés e Anthony Dowell, tra i tantissimi artisti delle cinquanta edizioni del Premio, che non si è mai interrotto neanche durante la pandemia e nel 2021 realizzato un’edizione speciale dedicata a Carla Fracci. Premio alla carriera 2022 assegnato ad Alessandra Ferri e nel 2023 a Luciana Savignano, con Benjamin Millepied.
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