52^ edizione Premio Positano Léonide Massine per l’Arte della Danza 7 Settembre 2024

Premio Positano Léonide Massine
52ª Edizione del premio di danza più antico del mondo

Sabato 7 settembre ore 20.30
Gran Gala sulla Spiaggia Grande

Classico e contemporaneo senza frontiere nel segno dell’inclusione

Premio alla Carriera
Dada Masilo (Sudafrica)

Premio Speciale danzatrice dell’anno
“per la trasversalità e poliedricità della sua Carriera
Lucía Lacarra (Spagna)

 

 

Protagonisti/e provenienti da tutto il mondo: Italia, Francia, Stati Uniti, Sudafrica, Gran Bretagna, Spagna, Corea, Germania, Canada, Argentina etc 

 

Positano (SA) 2 settembre – Il Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza, il riconoscimento più antico del mondo del suo genere, celebra i suoi 52 anni  sul palco della spiaggia grande sotto le stelle, sabato 7 settembre ore 20.30, con un eccezionale programma tra classico e contemporaneo e un palmarès di premiati sempre più ricco.

 

Interamente finanziato e organizzato dal Comune di Positano, con la direzione artistica di Laura Valente, che lo guida dal 2016, il Léonide Massine 52/ma edizione assegna il Premio alla Carriera alla sudafricana Dada Masilo, una delle più innovative coreografe e danzatrici contemporanee, famosa per le sue versioni rivisitate dei grandi classici del balletto romantico (Lago, Carmen, Romeo e Giulietta, Giselle etc). La sua poetica si fonde brillantemente con la danza africana, riuscendo a parlare della società in cui vive, delle questioni della tolleranza e dei sentimenti  senza frontiere che ne fa una delle più amate e  apprezzate  artiste del mondo. La coreografa di Johannesburg, una formazione europea cresciuta al P.a.r.t.s. di Bruxelles,  è maestra nell’intrecciare i linguaggi e da collabora da sempre con grandi artisti contemporanei come William Kentridge,  riuscendo a trasformare le sue coreografie in simboli di battaglia e preghiera. Potenti e attuali.

 

Premio Speciale Danzatrice dell’anno “per la trasversalità e poliedricità della sua Carriera” va a Lucía Lacarra (Spagna), étoile internazionale, una delle più grandi danzatrici del mondo. La spagnola Lacarra, si è esibita in tutti i palcoscenici internazionali più prestigiosi. Nel 1999 ha ricevuto il premio “Isadora Duncan” per la sua interpretazione di The Cage di Jerome Robbins. Nel 2002 vince il premio Nijinsky come “migliore ballerina del mondo”. Sono solo alcuni dei riconoscimenti tributati a questa ballerina dalle doti incredibili che sa fondere tecnica granitica a intensa espressività in maniera inconfondibile e per questo amata dai più grandi coreografi contemporanei. Premiata nel 1995 a Positano per il ruolo di Angelica ne Il Gattopardo di Roland Petit, quello di Lacarra è il ritorno al Massine, dopo quasi 30 anni, di una grande artista.

Nell’eccezionale palmarès di “Positano 52” gli artisti premiati da tutto il mondo, provenienti dalle compagnie più prestigiose. Questi i vincitori:

 

SAE EUN PARK e GERMAIN LUOVET
Opéra National de Paris – Corea/Francia

SHALE WAGMAN
Opéra National de Paris, Bayerisches Staatsballett
Canada/Germania/Francia

MICHELA LUCENTI
Balletto Civile – Italia

REBECCA BIANCHI
Teatro dell’Opera di Roma – Italia

MARTINA ARDUINO e MARCO AGOSTINO
Corpo di Ballo del Teatro alla Scala – Italia

TOMÁS RUÃO
The Royal Swedish Ballet
Portogallo/Svezia

PALOMA LIVELLARA
American Ballet, ABT SC
Argentina/Usa

Con Lacarra danzerà MATTHEW GOLDING
Goldenlac_Canada/Inghilterra

 

Il Premio divulgazione, sostegno e promozione delle Arti Luca Vespoli va a Michela Lucenti/ Balletto Civile “per l’originalità e la forte impronta etica del suo teatro fisico inteso come linguaggio capace di interpretare il nostro tempo – si legge nella motivazione – e per la coerenza del percorso del suo Balletto Civile, che non ha mai smesso di esplorare e sperimentare intrecci potenti tra arti coreografiche e gli altri linguaggi della scena contemporanea”.

 

Il premio di danza più antico del mondo, riconosciuto nel 2018 dal Ministero dei Beni Culturali “rassegna storica unica nel suo genere” si svolgerà con il seguente programma

 

Venerdì 6 settembre 

Cripta Villa Romana, ore 18.00

  • Incontro pubblico con i protagonisti della 52/ma edizione del Premio Positano Léonide Massine
  • Presentazione di ISADORA, fumetto originale dedicato a Positano, alla sua Villa Romana, nel segno del binomio archeologia e danza

 

Sabato 7 settembre

Spiaggia Grande, ore 20:30

 

  • Spettacolo con gli Artisti Premiati: Premio Positano Léonide Massine  per l’arte della danza  52/ma edizione

 

IL BOARD SCIENTIFICO  2024

Dopo tante edizioni del premio guidate da Alberto Testa e Alfio Agostini (ad entrambi il riconoscimento di ‘presidente onorario’ dal Comune di Positano), nel 2023 la giuria ha cambiato pelle diventando un board scientifico composto da direttori di compagnie e festival internazionali, che si alterneranno di anno in anno garantendo una sempre cangiante prospettiva e approccio, oltre alla possibilità per i vincitori – soprattutto giovani talenti – di essere visti da produttori italiani e stranieri

 

Il board è composto da:

Susan Jaffe, Artistic Director of the American Ballet Theatre (Stati Uniti)

Joaquín De Luz, Director Artistico Compañía Nacional de Danza (Spagna)

Clotilde Vayer, Direttrice Corpo di Ballo Teatro di San Carlo (Italia/Francia)

Ana Laguna, Ballerina e Formatrice (Spagna/Svezia)

José Carlos Martínez, Directeur de la Danse de l’Opéra National de Paris (Francia/Spagna),

Laura Valente Direttrice Artistica del Massine Prize dal 2016 (Italia).

Dal 2023 Alessio Carbone, più volte nel corso della sua carriera vincitore del Premio Positano, è coordinatore nello staff della Direzione Artistica.

 

PERGAMENA SIMBOLO – Si rinnova in particolare la collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, che vanta la prima scuola di ballo di un teatro d’opera italiano, fondata nel 1812: per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes, e più in generale della danza e della musica contemporanee, già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali.

 

I LUOGHI  

A fare da scenario agli eventi in calendario saranno utilizzate le seguenti location:

  • Spiaggia Grande 
  • Villa Romana 

 SPIAGGIA GRANDE 

Positano è ricca di spiagge e calette, ma sicuramente la più nota e la più conosciuta è la Spiaggia Grande: manto di granelli dorati, lunga oltre 300 metri considerata una delle più mondane e amate dai turisti di tutto il mondo. Lo scenario è unico, assolutamente grandioso e irresistibile: avvolta dalle pendici del Monte Sant’Angelo, con le casette colorate che scendono a raggiera fin sul mare, di giorno trasforma la balneazione in queste acque in una esperienza da set cinematografico, la sera è il punto di incontro di turisti e persone del luogo e fa da salotto ai numerosi eventi che si alternano soprattutto nel periodo estivo a Positano.

Ogni anno questo luogo fa da scenario agli eventi di maggior richiamo del “Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza”

Su un palco/teatro all’aperto – appositamente costruito ogni anno per ospitare il Festival con oltre 500 posti a sedere – ogni anno va in scena una grande serata di  grande danza in cui si esibiscono gli artisti premiati e che vede i più importanti ballerini della scena internazionale, danzatori contemporanei emergenti, compagnie d’autore e figure autorevoli che hanno contribuito, con la loro opera, alla crescita dell’arte tersicorea.

 

Il palcoscenico della Spiaggia Grande ha visto nel tempo personaggi di calibro internazionale da Alicia Alonso a  William Forsythe, da Carla Fracci a Svetlana Zahkarova e Vladimir Vassiliev, da Jiří Kylián ad Alessandra Ferri, solo per citarne alcuni.

 

LA VILLA ROMANA SI RACCONTA

Sempre più forte si conferma il legame tra Danza e Archeologia anche grazie al progetto ‘La Villa Romana si racconta’ curato da Laura Valente,  vincitore del bando per il Ministero degli interni peri Borghi d’arte. Saranno organizzate in occasione del premio visite guidate nello splendido sito della Villa Romana e presentato in anteprima il fumetto ISADORA, che deve il suo titolo al nome della grande Isadora Duncan, realizzato da Comix di Mario Punzo e  firmato da Laura Valente, Chiara Macor e Fabiana Fiengo.

Sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (e rimasta sconosciuta fino a pochi anni fa) la Villa Romana di Positano custodisce reperti archeologici dal valore inestimabile come un ciclo di affreschi del I secolo dopo Cristo. La Villa si colloca al di sotto della chiesa di Santa Maria Assunta. A dieci metri di profondità è possibile ammirare i restaurati affreschi sulle pareti: ippocampi, colonne dorate, grifoni e un Pegaso alato. Considerata la più grande scoperta archeologica avvenuta in Costiera negli ultimi decenni, la grande stanza affrescata fu sepolta dalla pioggia di cenere e detriti dell’eruzione del vulcano partenopeo che rase al suolo Pompei ed Ercolano. È stato realizzato un percorso con passerelle e un impianto di illuminazione, accessibile anche a tutti.

 

IL PROGRAMMA

Gala degli artisti Premiati

7 settembre 2024, ore 20.30, Spiaggia Grande

Laura Valente
Direttrice Artistica

Presenta la giornalista Maria Cava

 

“Il lago dei cigni”

Atto II, passo a due

Musica: Piotr Ilitch Tchaïkovski

Coreografia: Rudolf Nureyev

Interpreti: Rebecca Bianchi, Marco Agostino

 

“Talisman”

Musica: Riccardo Drigo

Coreografia: Marius Petipa

Interprete: Tomás Ruão

 

“You turn me on”

Musica: Joni Mitchell

Coreografia: Christopher Weeldon

Interprete: Paloma Livellara

 

“Fiamme di Parigi”

Musica: Boris Asafiev

Coreografia: Vassili Vainonen

Interprete: Shale Wagman

 

“Il Corsaro”

Atto II, passo a due

Musica: Riccardo Drigo

Coreografia: Marius Petipa

Interpreti: Paloma Livellara, Tomás Ruão

 

“Silvia”

Musica: Léo Delibes

Coreografia: Manuel Legris

Interpreti: Martina Arduino, Marco Agostino

 

“After the rain’’

Musica: Arvo Pärt

Coreografia: Christopher Wheeldon

Interpreti: Lucia Lacarra, Matthew Golding

 

“The Swan to the Music”

Musica: Camille Saint-Saëns

Coreografia e interprete: Dada Masilo

 

“Le parc”

Musica: Wolfgang Amadeus Mozart

Coreografia: Angelin Preljocaj

Interpreti: Sae Eun Park, Germain Louvet

 

 “Grazie all’impegno del Comune di Positano e al grande lavoro della direttrice artistica Laura Valente ci apprestiamo ancora una volta a vivere due giorni di danza straordinaria guardando a Li Galli, scrigno magico tanto amato da Massine e poi da Nureyev, e il palcoscenico della Spiaggia Grande della nostra Positano, pronti ad accogliere ballerini da tutto il mondo che saranno naturalmente i protagonisti assoluti. Mi fa sempre piacere ricordare che il Premio Positano Léonide Massine non ha subìto interruzioni, neanche durante la pandemia, mai abbiamo pensato fosse possibile sospendere la gloriosa storia del riconoscimento più antico e prestigioso del mondo della danza, testimonianza della centralità di questo progetto nella vita culturale di Positano e delle sue solide reti internazionali. Sostenuto interamente dal nostro Comune, da due anni abbiamo deciso di trasformare la fisionomia del Premio, e per questo desidero ringraziare quindi il prestigioso board scientifico composto dai più importanti direttori di compagnie, dall’American Ballet all’Opéra National de Paris, dal Teatro di San Carlo alla Compañía Nacional de Danza, che hanno lavorato al nostro fianco per garantire al Premio l’eccellenza e l’unicità che lo contraddistinguono. Auguro a tutti una straordinaria 52esima edizione”.

Giuseppe Guida, Sindaco di Positano

 

Un classico che da sempre guarda al futuro, onorando lo spirito di artisti che crearono un secolo fa il mito di Positano capitale della danza: il Premio Massine, anche in questa edizione, si conferma sempre più palcoscenico globale che connette i grandi protagonisti e i talenti emergenti con i nuovi linguaggi contemporanei.

Un sentito grazie al Teatro di San Carlo, partner prezioso che ci dona l’immagine simbolo del Premio di danza più antico del mondo. Il convinto sostegno ad una manifestazione perennemente proiettata nel futuro si deve esclusivamente all’ostinata determinazione del Comune di Positano. Da due anni, un prestigioso board scientifico – che ha accettato con entusiasmo questa sfida insieme a noi – contribuisce a rendere sempre più attuale e contemporanea una manifestazione, unica nel suo genere, saldamente ancorata alle radici ma continuamente proiettata verso nuovi orizzonti.

Laura Valente, Direttrice Artistica Premio Positano Léonide Massine

 

VISTI DA VICINO

Biografie PREMIATI 2024  

 

CARRIERA

Dada Masilo/SUDAFRICA  

E’ una delle più innovative coreografe e danzatrici contemporanee. A 11 anni Dada Masilo si innamora del Lago dei Cigni e si ripromette di crearne una propria versione personale. Vi si dedica a 26 anni, facendo esplodere i codici del balletto romantico secondo una sola parola d’ordine: essere iconoclasta. Nulla ferma la corsa della giovane coreografa: ha già all’attivo important pièces, ha vestito i panni di Carmen e di Giulietta, si impone come figura inclassificabile della danza sudafricana. Questa volta, tutti i codici e i canoni del balletto romantico vanno in frantumi e, proprio per questo, pubblico e critica hanno amato da subito la graffiante versione del  Lago dei cigni firmata dalla coreografa.  La  sua danza  è classica? Si fonde brillantemente con la danza africana in un eccitante dinamismo. Il tutù? Dada lo fa indossare sia alle danzatrici sia ai danzatori. I cigni? Danzano a piedi nudi. E la musica di Čajkovskij incontra altre sonorità. Nei suoi classici rivisitati (Lago, Carmen, Romeo e Giulietta,  Giselle etc) Dada riesce a parlare della società in cui vive, delle questioni della tolleranza e dei sentimenti con una danza senza frontiere che ne fa una delle più amate e  apprezzate  artiste del mondo. La coreografa di Johannesburg, una formazione europea cresciuta al P.a.r.t.s. di Bruxelles, ha una particolare capacità, con la sua Dance Factory, di approccio mai avulso dall’intreccio tra linguaggi, collaborando con grandi artisti contemporanei come William Kentridge e facendoli dialogare con le danze e i suoni delle sue origini, come in The Sacrifice. Si è chiesta Dada: «Cosa è oggi un sacrificio? Ed è davvero necessario per il cambiamento?» La sua personale battaglia contro la violenza sulle donne si insinua dentro The Sacrifice e il pezzo diventa un simbolo di battaglia, una preghiera. Potente e attuale.

PREMIO SPECIALE DANZATRICE DELL’ANNO

lucia lacarra

Lucía Lacarra/SPAGNA

Nata il 24 marzo 1975 nella cittadina basca di ZumaiaGipuzkoa, Lucía Lacarra è una delle più acclamate danzatrici dello scorso decennio nel mondo. Dopo gli studi con Rosella Hightower, Tamara Rojo e Angel Corella, grazie al suo talento diventa presto membro della compagnia di Victor Ullate, danzando, a soli quindici anni, Allegro brillante di George Balanchine e altri ruoli del repertorio moderno. Dopo tre anni approda a Marsiglia, al Ballet de Marseille, dove lavora con Roland Petit, ottenendo la nomina a principal dancer e interpretando, negli anni successivi, i ruoli principali dei balletti di Petit, alcuni dei quali creati appositamente per lei.  Nel 1997, a ventidue anni, entra a far parte del San Francisco Ballet, dove si esibisce nei principali titoli del repertorio classico. Nel 2002 è il momento di trasferirsi a Monaco di Baviera, insieme al marito, presso il Bayerisches Staatsballet, in qualità di principal dancer, e da questo momento hanno inizio le sue tournée come ospite nelle principali compagnie del mondo. Sono stati creati per lei i ruoli della Principessa Natalia e della Principessa Odette nel balletto Illusions – Like Swan, quello di Katharina in The Taming of the Screw e il doppio personaggio di Hippolyta/Titania in A Midsummer Night’s Dream, tutti coreografati dal principe dei coreografi  John Neumeier.Nel corso della sua carriera Lucía Lacarra ottiene molti importanti riconoscimenti: dal  Benois de la Danse a  “Danzatrice del Decennio” al Cremlino di Mosca,  “Isadora Duncan” per la sua interpretazione di The Cage di Jerome Robbins, il  Nijinsky  nel 2002 come “migliore ballerina del mondo”. Premiata nel 1995 a Positano per il ruolo di Angelica ne Il Gattopardo di Roland Petit, quello di Lacarra è il ritorno al Massine, a quasi trenta anni di distanza, di una grande artista.

 

PREMIO SPECIALE LUCA VESPOLI

MICHELA LUCENTI

Una forte tensione etica anima il lavoro di Michela Lucenti, capofila di una formazione di danzatori-attori significativamente denominata Balletto Civile, fondata nel 2003. Incontra il lavoro di Pina Bausch attraverso i suoi danzatori Beatrice Libonati e Jan Minarik; frequenta la Scuola del Teatro Stabile di Genova e contemporaneamente la ricerca di Jerzy Grotowski, attraverso gli insegnamenti di Thomas Richards. I suoi lavori originali sono ospitati in rassegne, festival e teatri internazionali. Nel 2008 la Biennale di Venezia le commissiona Creatura in prima assoluta e dal 2022 è artista residente, con la compagnia Balletto Civile, di ERT Emilia Romagna Teatro, curatrice della rassegna di drammaturgia fisica Carne

 

SAE EUN PARK

All’età di 10 anni entra all’Accademia Nazionale di Balletto della Corea.

All’inizio della sua carriera lavora all’American Ballet Theatre di New York danzando ruoli da solista in balletti di repertorio. Dopo due anni entra al Korea National Ballet interpretando i classici: Odile-Odette/ Il lago dei cigni o Marie/ Lo schiaccianoci. Dal 2011 entra far parte del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi e dopo la rappresentazione di Romeo e Giulietta (Nureyev) il 10 giugno 2021, viene nominata danseuse étoile e le viene consegnato il Premio culturale Francia-Corea.

 

GERMAIN LOUVET

Nel 2005 entra nella Scuola di Balletto dell’Opéra di Parigi dove studia per sei anni, al termine dei quali si unisce al Corpo di ballo. É nominato étoile nel 2014 a seguito di una rappresentazione de Il lago dei cigni (Nureyev) in cui interpreta il ruolo

di Siegfried. Nel 2016 diventa Premier Danseur al Prix AROP de la Danse. Nell’ambito delle tournée del Balletto dell’Opéra di Parigi, si è esibito in Giappone (Tokyo, 2020), in Spagna (Madrid, 2019) e in Asia (Singapore e Shanghai, 2019).

SHALE WAGMAN

Ballerino canadese, si è formato a Toronto e all’Académie Princesse Grace di Monte Carlo. Ha vinto numerosi premi, tra cui il primo premio al Prix de Lausanne e il premio della Fondazione Rudolf Nureyev nel 2018. È stato il più giovane a esibirsi come ospite principale al Mariinsky e ha già danzato sui palcoscenici più prestigiosi del mondo, muovendo i primi passi con l’English National Ballet e lavorando con i coreografi come Derek Deane, Akram Khan e Wayne McGregor. Dal 2021 è con il Bayerisches Staatsballett, dove è stato promosso a primo solista per la stagione 2022-23, prima di essere chiamato all’Opéra di Parigi.

REBECCA BIANCHI

Prima Ballerina del Teatro dell’Opera di Roma. Nasce a Parma il 14 febbraio 1990.

All’età di 11 anni inizia a frequentare la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala a Milano, sotto la direzione di Anna Maria Prina e successivamente, dal 2006 al 2009, sotto la direzione di Frédéric Olivieri. Nel giugno 2009 si diploma ed entra a far parte del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, partecipando a tutti gli spettacoli in cartellone e interpretando i ruoli principali e da solista nelle varie produzioni. Nel maggio 2015 vince il concorso per ballerina solista del Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Eleonora Abbagnato, che la nomina étoile due anni dopo.

MATTHEW GOLDING

Matthew ha studiato alla Universal Ballet School di Washington DC e si è diplomato con lode alla Royal Ballet School di Londra. Ha vinto il Youth America Grand Prix Ballet Competition e il Prix de Lausanne nel 2002, entrando poi nell’American Ballet Theatre nel 2003. Promosso a primo ballerino del Dutch National Ballet nel 2010, lo è stato anche al Royal Ballet dal 2014 al 2017. Ha vinto il Dutch Zwaan Award nel 2010 e nel 2012/13 è stato nominato per il Prix Benois de la Danse. Insieme a Lucía Lacarra ha fondato la Goldenlac, che ha debuttato nel 2020 con l’originale lavoro Fordlandia.

MARCO AGOSTINO

Diplomato nel 2007 alla Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala, ha studiato con maestri di fama internazionale grazie a diverse borse di studio. Dal 2008 fa parte del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala, dove ha interpretato ruoli principali in numerosi titoli classici, da Il Lago dei Cigni a Giselle, Romeo e Giulietta e Onegin. Diventa ballerino solista nel 2013 e primo ballerino nel 2022. Ha partecipato a varie produzioni internazionali, interpretando coreografie di grandi maestri come Balanchine, Nureyev, Béjart e Forsythe.

MARTINA ARDUINO

Nata a Moncalieri, si diploma alla Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala nel 2015 entrando subito nel Corpo di Ballo del Teatro milanese. Interpreta ruoli principali in produzioni di coreografi come Ratmansky, Nureyev, Balanchine, Bigonzetti, MacMillan, e Cranko. Promossa a prima ballerina nel 2018, amplia il suo repertorio con ruoli in balletti come Sylvia, Giselle, Onegin, e Il lago dei cigni. Nel 2023 ha debuttato come protagonista nel ruolo di Swanilda in Coppélia di Alexei Ratmansky.

TOMÁS RUÃO

PALOMA LIVELLARA 

Argentina lei portoghese lui. Entrambi 19enni provengono dalla Académie Princesse Grace di Montecarlo. A pochi mesi dal diploma vengono entrambi chiamati a far parte di due prestigiose compagnie junior: Paloma Livellara a NewYork (American Ballet, ABT Studio company) e Tomás Ruão (The Royal Swedish Ballet). Sono considerate due rivelazioni della danza del futuro.

 

BREVE STORIA DEL PREMIO

La perla della Costiera amalfitana  richiama i più grandi artisti delle due punte sin dagli anni ’20 del secolo scorso, quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, si innamorò del luogo e il potente impresario Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato, tra gli altri, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev,  che  a sua volta fece de Li Galli un’amata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Rudolf Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci e Luciana Savignano, Elisabetta Terabust e Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Mats Ek, Jiří Kylián, Wayne McGregor, Marie Chouinard, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev, Nacho Duato, Svetlana Zakharova, Viengsay Valdés e Anthony Dowell, tra i tantissimi  artisti delle cinquanta edizioni del Premio, che non si è mai interrotto neanche durante la pandemia e nel  2021  realizzato un’edizione speciale dedicata a Carla Fracci. Premio alla carriera 2022 assegnato ad Alessandra Ferri e nel 2023 a Luciana Savignano, con Benjamin Millepied.

 

Ufficio Stampa/Press Office

Studio De Lucia – De Caro
lavillaromanasiraccontapress@gmail.com
www.marpositano.it

51^ edizione Premio Positano Léonide Massine per l’Arte della Danza 2 Settembre 2023

Premio Positano Léonide Massine 

51ª Edizione del premio di danza più antico del mondo

Sabato 2 settembre ore 20.30 

Gran Gala sulla Spiaggia

Classico e contemporaneo, magia sotto le stelle

 

Premio alla Carriera “Una Vita per la Danza”

alla musa” di Maurice Béjart

Luciana Savignano

 

Premio Specialeper la trasversalità e poliedricità della sua Carriera

Al coreografo Benjamin Millepied

 

In scena danzatori provenienti da tutto il mondo: Argentina, Australia, Danimarca, Francia, Giappone, Italia, Irlanda, Israele, Lettonia, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Ucraina.

 

Positano (SA), agosto – Il Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza, il riconoscimento più antico del mondo del suo genere, celebra i suoi 51 anni  sul palco della spiaggia grande sotto le stelle, sabato 2 settembre ore 20.30, con un eccezionale programma tra classico e contemporaneo e un palmarès di premiati sempre più ricco.

 

Interamente finanziato e organizzato dal Comune di Positano, con la direzione artistica di Laura Valente, che lo guida dal 2016, il Léonide Massine 51/ma edizione assegna il premio alla carriera “Una Vita per la Danza” all’étoile internazionale Luciana Savignano, una delle più interessanti e versatili protagoniste della danza italiana nel mondo, ballerina da sempre proiettata verso la modernità. Celebre musa” di Maurice Béjart, amatissima dal pubblico e dalla critica internazionale, Savignano sarà, dall’edizione 2024, la madrina del premio danza Massine, un ruolo ricoperto per il passato esclusivamente da Carla Fracci.

Per la prima volta il premio speciale del Comune di Positano, per la trasversalità e poliedricità della carriera”, va a Benjamin Millepied, ballerino e coreografo francese, prima interprete, poi coreografo, direttore di prestigiosi corpi di ballo (Opéra de Paris), acclamata star anche sul grande schermo grazie alle sue coreografie per il  film ll cigno nero (Black Swan) di Darren Aronofsky che è valso l’Oscar alla protagonista Natalie Portman. Millepied è tornato coraggiosamente in scena dopo dieci anni lo scorso luglio al Festival dei Due Mondi, in un’acclamata performance di corpo e musica.

 

Nell’eccezionale palmares di Positano 51” gli artisti premiati da tutto il mondo, provenienti dalle compagnie più prestigiose, presenteranno una performance speciale, come da tradizione del Massine.

 

Questi i premiati nelle varie categorie:

 Danzatori dell’anno 2023:


Ludmila Pagliero e Guillaume Diop Ballet de lOpéra National de Paris-Argentina/Francia

 

Sarah Lamb e Steven McRae The Royal Ballet di Londra-Irlanda/UK;

 

Danzatori dellanno 2023 sulla scena internazionale


Anastasia Hurska Ballet de lOpéra National dUkraine – Ucraina

 

Mario Galindo Monterrubio Compañía Nacional de Danza – Spagna

 

Emily Suzuki e Fernando Carratala Coloma English National Ballet – Giappone/Spagna

 

Emma Riis-Kofoed e Ryan Tomash The Royal Danish Ballet – Canada/Danimarca

 

 

Danzatore contemporaneo dell’anno 2023 sulla scena internazionale:

 

Clyde Emmanuel Archer  The Royal Swedish Ballet – L-E-V Dance Company Stati Uniti/Svezia/Israele

 

 

Danzatori dell’anno 2023 sulla scena nazionale:

 

Danilo Notaro e Anna Chiara Amirante, Corpo di Ballo del Teatro di San Carlo – Italia.

 

A loro si uniscono Nicoletta Manni e Timofejs Andrijanshenko Corpo di Ballo del Teatro alla Scala – Italia/Lettonia (danzatori sulla scena internazionale 2019): premiati durante la pandemia, quando il Premio Positano Léonide Massine si è svolto senza la possibilità di esibirsi Fede, i due artisti scaligeri ritirano in questa edizione il loro riconoscimento, danzando.

 

Il Premio divulgazione, sostegno e promozione delle Arti Luca Vespoli va a Bertrand Du Vignaud de Villefort. Nello spirito del Massine, questo significativo riconoscimento è  assegnato alle personalità che si sono distinte nella promozione dellarte e della danza in tutto il mondo. Discendente del grande pittore Henri de Toulouse-Lautrec, Bertrand Du Vignaud è mecenate e storico dellarte. Appassionato di danza da anni sostiene compagnie indipendenti, composte da molti ballerini italiani residenti anche allestero.

 

Nasce il Board scientifico Positano Premia la Danza Léonide Massine

Questanno, dopo il giro di boa del mezzo secolo, la giuria cambia pelle diventando un board scientifico composto da direttori di compagnie e festival internazionali, oltre da da professionisti della danza, che si alterneranno garantendo una sempre cangiante prospettiva nella selezione dei vincitori.

Il board è composto da:

Susan Jaffe, Artistic Director of the American Ballet Theatre (Stati Uniti)

Joaquín De Luz Director Artistico Compañía Nacional de Danza (Spagna)

Clotilde Vayer, Direttrice Corpo di Ballo Teatro di San Carlo (Italia/Francia)

Ana Laguna, Ballerina e Formatrice (Spagna/Svezia)

José Carlos Martínez Directeur de la Danse de l’Opéra National de Paris (Francia/Spagna),

Laura Valente Direttrice Artistica del Massine Prize dal 2016 (Italia).

 

 

 

Da questa edizione Alfio Agostini il direttore di Ballet2000, storica e salda guida della giuria di giornalisti, ha accettato di diventare presidente onorario del Premio, ruolo ricoperto in passato solo da Alberto Testa.

 

Da questa edizione Alessio Carbone, più volte nel corso della sua carriera vincitore del Premio Positano, assume il ruolo di coordinatore nello staff della Direzione Artistica.

 

PERGAMENA SIMBOLO – Si rinnova anche quest’anno in particolare la collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, che vanta la prima scuola di ballo di un teatro dopera italiano, fondata nel 1812: per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato per il balletto PETRUSHKA, riprodotto in carta pergamenata. La pittura del poliedrico artista attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes, e più in generale della danza e della musica contemporanee, già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali.

 

Per quanto riguarda lo storico gemellaggio con il Prix Benois del Bolshoj/Mosca, con cui tradizionalmente a Positano si assegna il premio Massine/Benois/Mosca/Positano, dallanno scorso si è deciso di sospendere linterlocuzione istituzionale senza però discriminare i tanti artisti russi che militano nelle più importanti compagnie del mondo, e che aderiscono ad un’idea di danza che non contempli persecuzione e guerra.

 

 

IL PROGRAMMA

Gala degli artisti Premiati

2 agosto 2023, ore 20.30, Spiaggia Grande

Laura Valente
Direttrice Artistica

 

Presenta Marsia Lamberti

 

 

Anna Chiara Amirante e Danilo Notaro

Aria Suspended

cor. Mauro de Candia | mus. J.S. Bach

 

Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko

Caravaggio”

cor. Mauro Bigonzetti | mus. Bruno Moretti da Claudio Monteverdi

 

Emily Suzuki e Fernando Coloma 

Anastasia Hurska e Mario Galindo Monterrubio

Giselle”

cor. Jean Coralli – Jules Perrot | mus. Adolphe Adam

 

Clyde Emmanuel Archer

“Juliet and Romeo” (assolo di Mercuzio)

cor. Mats Ek | mus. Piotr Ilyitch Tchaikovsky

 

Caroline Osmont e Florent Mélac

Moonlight

cor. Benjamin Millepied | mus. Ludwig Van Beethoven

 

Ludmila Pagliero e Guillaume Diop

Trois Gnossiennes

cor. Hans Van Manen | mus. Erik Satie

 

Sarah Lamb

”La morte del cigno”

cor. Michel Fokine | mus. Camille Saint Saëns

 

Emma Riis-Kofoed e Ryan Tomash

Pas de Deux from Diamonds(from the ballet Jewels)

cor. George Balanchine ©The George Balanchine Trust | mus. Peter Ilyitch Tchaikovsky – Symphony No. 3 in D Major

 

Steven McRae

Czárdás”

cor. Steven McRae | mus. Vasko Vassilev

 

 

 

Breve storia del premio

La perla della Costiera amalfitana richiama i più grandi artisti delle due punte sin dagli anni 20 del secolo scorso, quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, si innamorò del luogo e il potente impresario Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato, tra gli altri, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev, che a sua volta fece de Li Galli unamata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Rudolf Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci e Luciana Savignano, Elisabetta Terabust e Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Mats Ek, Jiří Kylián, Wayne McGregor, Marie Chouinard, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev, Nacho Duato, Svetlana Zakharova e Viengsay Valdés, Anthony Dowell, Rocio Molina e Alessandra Ferri, tra i tantissimi artisti delle cinquanta edizioni del Premio, che non si è mai interrotto neanche durante la pandemia e nel 2021 ha dedicato una Edizione Speciale a Carla Fracci.

 

 

 

“Grazie allimpegno del Comune di Positano e al grande lavoro della direttrice artistica Laura Valente ci apprestiamo ancora una volta a vivere due giorni memorabili tra Li Galli, scrigno magico tanto amato da Massine e poi da Nureyev, e il palcoscenico della Spiaggia Grande, pronti ad accogliere ballerini da tutto il mondo che saranno naturalmente i protagonisti assoluti. Tra loro, con riconoscenza speciale, saluto la signora  Luciana Savignano che dopo il tributo alla carriera,  che si annuncia il momento clou della serata 2023,  resterà al nostro fianco anche nelle prossime edizioni. Mi fa piacere ricordare che il Premio Positano Léonide Massine non ha subìto interruzioni, neanche durante la pandemia, mai abbiamo pensato fosse possibile sospendere la gloriosa storia del riconoscimento più antico e prestigioso del mondo della danza, testimonianza della centralità di questo progetto nella vita culturale di Positano e delle sue solide reti internazionali. Dopo 50 anni abbiamo però deciso di trasformare la fisionomia del Premio, ringrazio quindi sentitamente il prestigioso board scientifico composto da direttori di compagnie e festival internazionali che ha lavorato al nostro fianco per dare avvio al nuovo corso. Auguro a tutti una straordinaria 51esima edizione”.

Giuseppe Guida, Sindaco di Positano

 

Un classico che da sempre guarda al futuro, onorando lo spirito di artisti  che crearono un secolo fa il mito di Positano capitale della danza: questo è il Premio Massine, anche in questa edizione è sempre più palcoscenico globale che connette i grandi protagonisti e i talenti emergenti con i nuovi linguaggi contemporanei. Un sentito grazie ad Alfio Agostini, che da quest’anno diventa presidente onorario, dopo aver coordinato la giuria di giornalisti, preziosa nellapporto dato a questa storica manifestazione. Il convinto sostegno ad unidea di Premio proiettato nel futuro si deve esclusivamente all’ostinata determinazione del Comune di Positano. Da questanno, un nuovo e prestigioso board scientifico – che ha accettato con entusiasmo questa sfida insieme a noi – contribuirà sempre più a rendere attuale e contemporanea una manifestazione unica nel suo genere saldamente ancorata alle radici ma continuamente proiettata verso nuovi orizzonti. Buona 51° edizione a tutti noi!

Laura Valente, Direttrice Artistica Premio Positano Léonide Massine

 

 

Visti da vicino

Biografie dei protagoniste

 

Luciana Savignano è una delle più interessanti e versatili protagoniste della danza italiana, applaudita allunanimità dalla critica internazionale. Formatasi presso la Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano, dopo un periodo di perfezionamento al Teatro Bolshoi di Mosca, Luciana si diploma allAccademia scaligera, dove inizia la sua lunga carriera. Nel 1968 Mario Pistoni la sceglie come ballerina solista per il balletto Il Mandarino Meraviglioso, su musica di Béla Bartòk, con il quale ottiene la sua prima importante affermazione. Nel 1972 diventa Prima Ballerina alla Scala e tre anni dopo, nel 1975, è nominata Étoile, ma abbandona presto il repertorio classico per dedicarsi a ruoli contemporanei, lavorando con i più grandi coreografi della scena internazionale. Il suo repertorio è vastissimo: ricordiamo, fra i tanti ruoli, quello della ninfa ne Laprès-midi dun faune, La Bisbetica Domata di John Cranko e Lola-Lola in Langelo Azzurro, dedicata al mito di Marlene Dietrich. Luciana è una danzatrice fuori dagli schemi, amata dai più grandi coreografi, fra cui lindimenticabile Maurice Béjart, che la invita nella compagnia Les Ballets du XXe siècle e che su di lei costruisce molti ruoli: il primo è Nona Sinfonia; in seguito Béjart crea per lei Ce que lamour me dit con Jorge Donn. Interpreta inoltre Romeo e Giulietta, Bakti, Leda e il cigno, ma è nel celeberrimo Boléro che la Savignano esprime al massimo le sue doti di ballerina proiettata verso la modernità. Il connubio artistico con Béjart porta alla creazione di altri celebri lavori, fra cui La Luna. Nel marzo 1994 ancora Maurice Béjart crea per Luciana La Voce, spettacolo tratto da La Voix Humaine di Jean Cocteau. Nel 1995 Savignano inaugura un altro longevo sodalizio artistico, con la coreografa Susanna Beltrami con la quale fonda la Compagnia Pier Lombardo Danza, interpretando con straordinario successo Tango di Luna. Nel 2023 la direzione artistica del premio dedica a questa straordinaria artista italiana, già vincitrice del Massine in passato, il Premio Speciale alla Carriera una Vita per la Danza.

 

Benjamin Millepied

Ballerino e coreografo francese si è distinto per una carriera molto trasversale che lo ha visto primo interprete, poi coreografo, direttore di prestigiosi corpi di ballo (Opéra de Paris) e infine acclamata star del grande schermo dopo esser stato protagonista del film Il Cigno nero”, successo mondiale e popolare, grazie al quale incontra e sposa lattrice Natalie Portman (che con questa interpretazione ottiene lOscar). Nella danza classica studia con Skouratov e nella moderna con Tarraube-Martigny per poi essere allievo di Rahn presso il Conservatoire national di Lione. Entrato nel 1993 alla School of American Ballet di New York, due anni più tardi ha ottenuto il suo primo ruolo di ballerino nel New York City Ballet, del quale nel 2001 è stato scelto come ballerino principale. Direttore artistico del Morriss Center Dance di Bridgehampton (2004-2005), ha parallelamente intrapreso lattività di coreografo; autore di numerose pièces, tra i suoi lavori più rilevanti va ricordata la coreografia della pellicola Black Swan (2010) di Darren Aronofsky, della quale è stato anche interprete, come già riportato. Nel 2011 ha lasciato il New York City Ballet per fondare lanno successivo la compagnia di danza LA Dance Project; nel 2013 è stato scelto come futuro direttore, dallottobre 2014 al 2016, succedendo a Lefèvre, del corpo di ballo dellOpéra de Paris. Da quando nel 2012 ha fondato il L.A. Dance Project, Benjamin Millepied – fra i danzatori e coreografi più talentuosi del panorama contemporaneo – si è dedicato principalmente alla creazione artistica. A rendere esclusiva la sua presenza al Festival dei Due Mondi, lo scorso luglio, il suo ritorno in scena come ballerino, dopo oltre dieci anni, per il nuovo progetto Unstill Life, che porta ai vertici la relazione tra danza e musica grazie alla collaborazione con il pianista Alexandre Thauraud, figura unica nel mondo della musica classica.

 

Anastasia Hurska, Principal dancer del Corpo di ballo dell’Opera Nazionale Ucraina si diploma a Kyiv nel 2018. Partecipa e vince concorsi internazionali come Grand Prix Kyiv 2018, Korea 2018 e Pechino 2022, nominata precocemente principal dancer dell’Opera Nazionale Ucraina. Dallinizio della guerra è regolarmente solista ospite dei principali gala internazionali. 

 

Anna Chiara Amirante, étoile del San Carlo, si forma con Anna Razzi e comincia la sua carriera ospite al Teatro alla Scala e all’Opera di Roma. Nel suo Teatro ricopre molti ruoli da protagonista e nel dicembre 2022 riceve la nomina di Étoile del San Carlo sotto la direzione di Clotilde Vayer.

 

Clyde Emmanuel Archer nasce a Brooklyn. Studia alla prestigiosa Juilliard School di New York e collabora regolarmente con Alvin Ailey American Dance Theater, con il Gothenburg Opera Ballet, con il Cullberg e il Royal Swedish Ballet. Apprezzatissimo interprete contemporaneo da Sharon Eyal e Gai Beharś, è tra i protagonisti di L-E-V Dance Company. 

 

Emily Suzuki, Solista dell’ English National Ballet nasce a Saitama in Giappone. Nel 2016 entra nella Compagnia del Balletto Nazionale inglese e successivamente viene promossa come Soloist per poi approdare a ruoli principali classici e moderno. Tra i riconoscimenti l’All Japan Ballet Competition nel 2013. 

 

Fernando Carratalá Coloma, solista dell’ English National Ballet, all’età di 5 anni inizia a ballare nell’Accademia della sua città natale, Alicante. A 14 anni entra nella Scuola Victor Ullate e dopo 3 nella sua compagnia. A 20 anni è già tra le fila dell’ English National Ballet dove è apprezzato solista interprete di ruoli principali.

 

Guillaume Diop, étoile del Balletto dell’Opéra di Parigi. Notato molto presto per le sue qualità tecniche e artistiche, ha dato prova di sé sul palcoscenico nei ruoli principali delle più grandi opere del repertorio. Nel 2018 è entrato a far parte del Balletto dell’Opéra di Parigi, dove ha scalato rapidamente le gerarchie. L’11 marzo 2023 diventa Étoile all’età di 23 anni e senza passare dal grado di Premier Danseur.

 

Nata a Buenos Aires, Ludmila Pagliero, étoile del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi debutta nel 2000, quando a soli 16 anni entra a far parte del Ballet Nacional de Santiago in Cile, diventa Solista. Nel 2003 vince il 7° Concorso Internazionale di New York e riceve il Premio Youskevitch, entrando all’American Ballet Theatre. Nello stesso anno sarà la prima argentina a far parte del Corpo di ballo dell’Opéra di Parigi, di cui diventa étoile. Tra i riconoscimenti: Chevalier des Arts et des Lettres, Francia e Premio Konex pour les Arts, Argentina.

 

Danilo Notaro, étoile del San Carlo si forma al Massimo napoletano con Anna Razzi, diplomandosi nel 2014 ed entrando subito nel Corpo di Ballo del Massimo. Interpreta ruoli  solistici e da Primo Ballerino del repertorio classico e contemporaneo. Nel 2022 è stato nominato Étoile sotto la direzione di Clotilde Vayer.

 

Mario Galindo, spagnolo di Madrid, si diploma nel 2019. Con un premio di fine corso continua la sua formazione alla San Francisco Ballet School, dove è stato selezionato per il suo Training Program. Nel 2021 entra a far parte della Compañía Nacional de Danza, sotto la direzione artistica di Joaquín De Luz, e appena un anno dopo conquista per doti interpretative e tecniche il ruolo di ballerino solista.

 

Sarah Lamb, Principal del Royal Ballet, si forma con Tatiana Nikolaevna alla Boston Ballet School. È stata insignita della medaglia d’oro alle arti dal presidente Bill Clinton. Entra alla Boston Ballet nel 1998, solista nel 2001 e Principal nel 2003. È apprezzata e richiestissima da molti coreografi, tra cui Christopher Wheeldon e Wayne McGregor. Nel 2015 da Principal apre la stagione del Royal Ballet come Giulietta, per il 50° anniversario della celebre coreografia MacMillan, insieme allaltra stella del Royal Ballet Steven McRae. Serata trasmessa in diretta nei cinema di tutto il mondo.

 

Il ballerino australiano Steven McRae è Principal del Royal Ballet, alla cui scuola si diploma nel 2004. Primo Artista nel 2005, Solista nel 2006, Primo Solista nel 2008 e Principal nel 2009. Ha vinto la medaglia d’oro Adeline Genée nel 2002 e il Prix de Lausanne nel 2003. Apprezzato interprete nei ruoli classici come nei contemporanei (da Balanchine a McGregor e Scarlett) vince, tra i tanti premi, il Best Male Dancer (2011) ai Critics’ Circle National Dance Awards e Young Australian Achiever nel Regno Unito (2014).

 

Emma Riis-Kofoed diplomata nel 2014, entra a far parte del Royal Danish Ballet come Junior, diventando membro del corpo di ballo nel 2017, solista nel 2020 e prima ballerina nel 2022. Interprete versatile, ricopre i ruoli classici del repertorio e di creazioni contemporanee. Vince numerosi premi, tra cui: Albert Gaubier’s Travel Grant e Ole Nørlyng’s Talent Prize (2019).

 

Classe 1991, Nicoletta Manni, Principal della compagnia di danza scaligera,. Nata a Galatina, provincia di Lecce, a 12 anni entra nella scuola di ballo dell’Accademia scaligera, diventando prima ballerina della compagnia a soli 22 anni. E’ oggi una professionista versatile tra le italiane della sua generazione più apprezzate su scala internazionale.

Timofej Andrijashenko, lettone, classe 1994, Principal della compagnia di danza scaligera, inizia a studiare danza a 9 anni all’Accademia di Riga. Andrijashenko, vincitore di numerosi concorsi internazionali, nonché Medaglia d’oro al Bolshoi di Mosca, è Principal del Teatro Alla Scala. Premiati durante la pandemia, quando il Premio Positano Léonide Massine si è svolto senza la possibilità di danzare, le due star scaligere, ritirano questa sera il loro riconoscimento, danzando.

 

Formatosi alla scuola di danza canadese, Ryan Tomash viene subito selezionato tra le giovani promesse della danza a soli 10 anni. Talento poliedrico e innata curiosità artistica lo portano ad essere notato per la sua versatilità, grazie alla quale in tempi rapidi è chiamato a far parte della Compagnia Det Kongelige Teater di Copenaghen in Danimarca.

 

Caroline Osmont e Florent Mélac, ballerini ospiti in questa edizione del Premio Léonide Massine, militano entrambi nel Ballet de lOpéra National de Paris. Danzeranno Moonlight” di Benjamin Millepied su musica di Ludwig Van Beethoven, in omaggio al coreografo premiato per la trasversalità e poliedricità della sua carriera.

50^ edizione Premio Positano Léonide Massine per l’Arte della Danza 31 Agosto 2022

Festa grande per la 50ª Edizione

del premio di danza più antico del mondo

 

Mercoledì 31 agosto (ore 21) 

Gala dei premiati sul palcoscenico della Spiaggia Grande

Premio alla Carriera

Alessandra Ferri

 

In scena danzatori provenienti da SVEZIA, FRANCIA, SPAGNA, PORTOGALLO, GERMANIA, BELGIO, STATI UNITI, GIAPPONE, REGNO UNITO, ITALIA, SVIZZERA, ARGENTINA, UCRAINA, DANIMARCA.

 

I PREMIATI

Antonio Casaliño (Bayerisches StaatsBallett), Jacopo Bellussi e Ida Praetorius (Hamburg Ballet), Aitor Arrieta e Katja Khaniukova (English National Ballet, Londra), Ohashi Mari e Guilliams Kwinten (Béjart Ballet Lausanne), Jacopo Tissi (Teatro alla Scala, Premio Vespoli), Luigi Crispino (American Ballet Theatre, Premio Vespoli), Stanislao Capissi (Teatro San Carlo, Napoli), Ana Sophia Scheller (Balletto Nazionale dell’Ukraina), Matteo Miccini (Stuttgart Ballet), Rocio Molina (Compagnia Rocio Molina) Alessio Carbone (Opéra de Paris, per Ballet for Peace, assegnato dal Comune di Positano)

 

Positano (SA), agosto – Il Premio Positano Léonide Massine per l’arte della danza, il riconoscimento più antico del mondo, festeggia i suoi  50 anni con il ritorno del tradizionale Gala sul palcoscenico della Spiaggia Grande, mercoledì 31 agosto ore 21, edizione speciale celebrativa che vedrà il ritorno dal vivo  dei danzatori – stelle e principals di grandi compagnie internazionali.

 

Interamente finanziato e organizzato dal Comune di Positano, con la direzione artistica di Laura Valente, il Positano Léonide Massine 50/ma edizione assegna il premio alla carriera all’ étoile internazionale  Alessandra Ferri, icona italiana dell’arte della danza nel mondo per lo straordinario e poliedrico percorso artistico, per la sua lunga e ancora attiva carriera di interprete che ne fa una delle più complete e versatili protagoniste della scena.

 

Nell’eccezionale palinsesto dei “Positano 50” artisti provenienti da tutto il mondo, delle compagnie più prestigiose, presenteranno una performance speciale pubblica: il portoghese Antonio Casaliño (Bayerisches StaatsBallett) in duo con Margarita Fernándes, Jacopo Bellussi e la danese Ida Praetorius (Hamburg Ballet), l’argentina Ana Sophia Scheller (Balletto Nazionale dell’Ukraina), gli italiani Matteo Miccini (Stuttgart Ballet), Stanislao Capissi (Teatro San Carlo, Napoli) in duo con Claudia D’Antonio, Jacopo

 

 

Tissi (Teatro alla Scala di Milano) e Luigi Crispino (Teatro del Balletto Americano). E ancora il basco Aitor Arrieta e l’ucraina Katja Khaniukova (English National Ballet, Londra), la giapponese Ohashi Mari con il belga Guilliams Kwinten (Béjart Ballet Lausanne). A cui si aggiungerà il flamenco travolgente di Rocío Molina, danzatrice e corografa, Leone d’Argento a La Biennale Danza  di Venezia 2022.

 

PREMIO LUCA VESPOLI a Jacopo Tissi: nello spirito del MassineIl premio Luca Vespoli, dedicato alle personalità che si sono distinte nella promozione dell’arte della danza in tutto il mondo, è stato assegnato eccezionalmente quest’anno a un danzatore: Jacopo Tissi  (Premio Positano danzatori italiani nel 2019) torna, per i 50 anni del Premio Massine, a ricevere il Vespoli, rappresentando così perfettamente lo spirito del Massine Positano, che ha tra gli obiettivi proprio quello di segnalare talenti, accanto alle leggende della danza, per farli poi tornare nel corso della loro carriera. Tissi, diploma alla Scala di Milano, ingaggi al Balletto dell’opera di Vienna, primo italiano a ricevere il riconoscimento di étoile nella storia del Bolshoi, tempio russo della danza ha lasciato Mosca in aperto dissenso con l’invasione dell’Ucraina. Al ritorno lo ha accolto la “sua casa”, nominandolo Primo ballerino ospite del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala.

Il Premio Vespoli per i  più giovani viene assegnato a Luigi Crispino,  classe ’97,  “speranza” al Massine  nel 2017, formazione tutta campana al teatro di San Carlo, dal 2021 fa parte  dell’American Ballet Theatre a New York.

Il 30 agosto, presso la sede dell’ufficio del Turismo di Positano (ore 18), intitolazione della sede a Luca Vespoli con il sindaco Giuseppe Guida e i premiati.

BALLET FOR PEACE – Alessio Carbone (premio Massine al merito nel 1997 ed al valore nel 2006, Opéra de Paris), che riceve il riconoscimento del  Comune di Positano per aver ideato ‘Ballet for Peace’, che ha unito nel nome della pace  artisti per la prima volta insieme sul palcoscenico del Teatro di San Carlo.

I  premiati  si ritroveranno il 30 agosto per una giornata celebrativa sull’isola de Li Galli, che fu l’amata residenza di Massine e di Nureyev.

LA GIURIA

Alfio Agostini (direttore di Ballet2000, collaboratore della direzione artistica), Gerald Dowler (The Financial Times/Dancing Times), Jean Pierre Pastori (La Tribune/Fondazione Béjart), Roger Salas (El País), Valeria Crippa (Corriere della Sera), Brigitte  Lefèvre (figura centrale nelle politiche culturali della danza in Francia, per vent’anni direttrice del Balletto dell’Opéra di Parigi, direttore artistico del Festival di Danza di Cannes) e la direttrice artistica Laura Valente.

 

PERGAMENA SIMBOLO – Si rinnova in particolare la collaborazione con il Teatro di San Carlo di Napoli, che vanta la prima scuola di ballo di un teatro d’opera italiano, fondata nel 1812: per gentile concessione del Museo e Archivio Storico della Fondazione Teatro di San Carlo, dal 2017 il simbolo della manifestazione è un bozzetto di scena di Paolo Ricci realizzato per il balletto PETRUSHKA, riprodotto in carta pergamenata. La pittura del poliedrico artista attivo a Napoli, autore di molti lavori per il teatro, incontrò uno dei titoli più significativi della stagione dei Ballets Russes, e più in generale della danza e della musica contemporanee, già coreografato da Massine e di cui Nureyev fu tra gli interpreti ideali.

 

IL PROGRAMMA

Gala degli artisti Premiati

31 agosto 2022, ore 21, Spiaggia Grande

 

Claudia d’Antonio e Stanislao Capissi (Teatro San Carlo, Napoli)

– “Il Lago dei cigni”, pas de deux atto II – cor. Lev Ivanov, mus. Piotr Ilic Tchaikovsky

Matteo Miccini  solo (Stuttgart Ballet)

– “Ssss…” – cor. Edward Klug, mus. Fryderyk Chopin

Luigi Crispino (American Ballet Theatre) e Ana Sophia Scheller

– “La Bayadère”, pas de deux atto II, mus. Ludwig Minkus, cor. Marius Petipa

Antonio Casaliño e Margarita Fernándes (Bayerisches StaatsBallett)

– “Don Chisciotte”, pas de deux – cor. Alexander Gorsky (da Marius Petipa), mus. Ludwig Minkus

Ohashi Mari e Guilliams Kwinten (Béjart Ballet Lausanne)

– “Brel et Barbara”, duo – cor. Maurice Béjart, mus. varie

Rocío Molina

– “flamenco sin fronteras” – pincelada Molina

Jacopo Tissi (Teatro alla Scala)

– Solo da “La nona onda”( The Ninth Wave) – cor. Bryan Arias, mus. Nikolai Rimsky-Korsakov

Jacopo Bellussi e Ida Praetorius (Hamburg Ballet)

– Duo da “Terza Sinfonia di Mahler” – cor. John Neumeier, mus. Gustav Mahler

Aitor Arrieta e Katja Khaniukova  (English National Ballet)

– “Le Corsaire”, pas de deux “della grotta”, atto II – cor. Anna-Marie Holmes (da Marius Petipa)

 

LA MOSTRA –  “50 anni in punta di piedi, mostra diffusa tra sassi e scale”

La storia  del premio Léonide Massine invade le  vie, le scale e gli angoli più remoti di Positano (dal 28 agosto al 28 settembre) con le immagini dei protagonisti del premio più antico del mondo della danza, con scatti dei fotografi che nel tempo ne hanno immortalato espressioni e corpi, tra i quali si ricorda il compianto Massimo Capodanno, positanese d’adozione, scomparso quest’anno.

Ci accompagneranno lungo il cammino le espressioni di Nureyev e Massine, a Margot Fonteyn e Micha Barishnikov, Maurice Bejart e Alicia Alonso, tra tanti talenti in erba oggi stelle della danza, come Roberto Bolle,  e personaggi del mondo del cinema e dello spettacolo – da Gregory Peck e Franco Zeffirelli alle gemelle Kessler – che hanno trasformato il Premio Positano in un evento di culto nel mondo.

Ricerche d’archivio e realizzazione mostra diffusa: Vito Fusco con Astrid Cotterli, Federica De Caro e Marta Banfi.

 

BREVE STORIA DEL PREMIO – La perla della Costiera amalfitana richiama i più grandi artisti delle due punte sin dagli anni ’20 del secolo scorso, quando vi si stabilì un collaboratore di Diaghilev, seguito da Lifar, Bakst, Nijinsky, Stravinsky (oltre a personaggi come Picasso e Cocteau). Léonide Massine, il ballerino/coreografo dei Ballets Russes, s’innamorò del luogo e il potente impresario Diaghilev gli donò le antistanti isole dette Li Galli. Per le sue strade hanno passeggiato, tra gli altri, Vaslav Nižinskij e Rudolf Nureyev,  che a sua volta fece de Li Galli un’amata residenza. Il 2 agosto 1969 nasce il Premio Positano. Dieci anni dopo la prima edizione, alla morte di Léonide Massine, il premio venne intitolato alla sua memoria. La manifestazione ha premiato negli anni (impossibile citarli tutti) celebri artisti, da Margot Fonteyn a Rudolf Nureyev, da Maurice Béjart a Ekaterina Maximova, Carla Fracci e Luciana Savignano, Elisabetta Terabust e Roberto Bolle, Mikhail Baryshnikov, Alicia Alonso, Mats Ek, Jiří Kylián, Wayne McGregor, Marie Chouinard, Lutz Förster, Vladimir Vassiliev, Nacho Duato, Svetlana Zakharova, Viengsay Valdés e Anthony Dowell, tra i tantissimi artisti delle cinquanta edizioni del Premio, che non si è mai interrotto neanche durante la pandemia e nel 2021 realizzato una Edizione Speciale dedicata a Carla Fracci.

 

 

Dichiarazione Sindaco di Positano Giuseppe Guida_Grazie all’ impegno del Comune di Positano e al grande lavoro della direttrice artistica Laura Valente ci apprestiamo quindi a vivere due giorni memorabili tra  Li Galli, scrigno magico tanto amato da Massine e poi da Nureyev, e il palcoscenico della Spiaggia Grande, pronto ad accogliere i ballerini che saranno i protagonisti assoluti.   il Premio Positano Léonide Massine non ha subìto nessuna
interruzione,neanche durante la pandemia,  perché desiderosi di portare avanti la storia del riconoscimento più  antico e prestigioso del mondo della danza. Abbiamo dato vita a due edizioni speciali e di grande spessore, a testimonianza della
centralità di questo progetto  nella vita culturale di Positano e delle sue solide reti internazionali.  Un importante ed emozionante momento durante questa edizione coinvolgerà l’intera cittadinanza: abbiamo infatti deciso di intitolare e dedicare l’attuale sede dell’Ufficio Turismo a Luca Vespoli, storico Direttore dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, una delle più autorevoli personalità della nostra città che con il suo impegno e con amore incondizionato, ha saputo tracciare un percorso fruttuoso, con
sguardo lungimirante, unendo passato, presente e futuro, coniugando al contempo in maniera esemplare un binomio fatto di Cultura e Turismo, quali elementi unici ed intramontabili della nostra storia.
E, proprio in tale occasione, consegneremo il prestigioso Premio Luca Vespoli  per la promozione dell’arte della danza in tutto il mondo a due danzatori e alle loro storie speciali. Oggi dunque siamo felici di annunciare che il mondo torna a danzare a Positano! Auguro a tutti una straordinaria 50esima Edizione.

 

Dichiarazione Direttrice Artistica Laura Valente

Un classico che da sempre guarda al futuro, onorando lo spirito di artisti che crearono un secolo fa il mito di Positano capitale della danza. Per l’edizione del cinquantenario il ‘Massine’ si conferma un palcoscenico globale che connette le grandi stelle, i talenti emergenti e i nuovi linguaggi contemporanei. Un premio in continua evoluzione, frutto di un lavoro in rete che lo mette costantemente in dialogo con le più importanti istituzioni, compagnie e artisti, non una parata di stelle ma un patrimonio identitario del territorio, che insieme a tutta la giuria tuteliamo con passione e spirito di squadra. Ringrazio il Comune di Positano che dal 2016 mi ha permesso, con convinto sostegno anche negli ultimi due anni di pandemia, di procedere in questa direzione, quella della valorizzazione di un evento unico per la sua storia e il suo indiscusso prestigio nel mondo.

 

BIOGRAFIE DEI PROTAGONISTI

ITALIA

Alessandra Ferri  Premio alla Carriera

 

L’étoile Alessandra Ferri, nata a Milano nel 1963, è considerata internazionalmente una delle più importanti ballerine drammatiche del nostro tempo.
Si forma alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala e successivamente, per poi perfezionarsi alla Royal Ballet School di Londra. Nel 1980 vince il Prix de Lausanne ed entra a far parte del Royal Ballet inglese. Il 1983 l’anno della sua affermazione: a soli diciannove anni viene promossa prima ballerina, riceve il Sir Lawrence Award, il più importante premio in Gran Bretagna e viene nominata ballerina dell’anno dalla rivista “Dance and Dancers” e dal “New York Times”.

Sir Kenneth MacMillan la sceglie per interpretare i ruoli più importanti dei suoi balletti, Romeo e Giulietta, Manon e Mayerling: appositamente per lei inoltre il famoso coreografo ha creato altri ruoli, come Marie in Different Drummer e Micol in Valley of Shadows. Nel 1985 torna a Milano, chiamata da Franco Zeffirelli, per un originale «Lago dei Cigni». In sala c’è Baryshnikov che rimane folgorato dalla sua tecnica ed espressività e le spalanca le porte di New York e dell’American Ballet,  con cui danzerà in tutto il mondo. Nel 1985, Michail Baryshnikov la invita all’ American Ballet Theatre dove rimarrà Prima Ballerina fino al 2007. Nel 1992, è nominata Prima Ballerina Assoluta al Teatro alla Scala dove resterà fino al 2007.Ha lavorato con i più grandi coreografi del nostro tempo: Sir Frederick Ashton, Sir Kenneth MacMillan, Jerome Robbins, Jiri Kylian, Twyla Tharp, John Neumeier, William Forsythe, Roland Petit. Ha danzato nei teatri più prestigiosi del mondo. Nel 2006 è stata nominata Cavaliere della Repubblica dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi. Nel 2013, dopo sei anni di assenza dalle scene, torna a danzare e firma la sua prima coreografia, The Piano Upstairs, un dance play presentato al Festival dei Due Mondi a Spoleto. Nello stesso anno The Signature Theater produce lo spettacolo Chéri che segna il suo ritorno sulla scena newyorkese. Il 2015 è l’anno del ritorno al Royal Ballet e Wayne McGregor le crea il ruolo di Virginia Woolf in Woolf Works, grazie al quale nel 2016 vince il secondo Olivier Award 2016 per “Outstanding Achievement in Dance”. Nello stesso anno John Neumeier crea per lei DUSE con l’Hamburg Ballett. Nel maggio 2018 debutta in Afterite al Metropolitan Theatre di New York, nuova creazione di Wayne McGregor per l’American Ballet Theatre. Nel gennaio 2019 a Londra inaugura il Linbury Theatre ,nuova sala alla Royal Opera House,con lo spettacolo Trio ConcertDance. Quest’anno. Nel 2022, con  L’Heure Exquise, basato su Oh, les beaux jours (Giorni felici), uno dei momenti più alti del teatro di Samuel Beckett, Alessandra Ferri celebra i quarant’anni di carriera interpretando Winnie, la ballerina “âgée” immaginata da Maurice Bejart nel 1998 per Carla Fracci, che nella sua malinconica solitudine vive nei gioiosi ricordi dei suoi giorni felici. Un altro personaggio femminile per Alessandra Ferri, come Virginia Woolf, Eleonora Duse e Léa di Chéri, tutte donne eccezionali che appartengono a questo capitolo della sua vita di  immensa danzatrice, amata  in tutto il mondo.

 

SPAGNA
Rocío Molina

Per la prima volta un premio  al Massine per  la ricreazione contemporanea di un genere antico  va a Rocío Molina, ballerina e coreografa, innovatrice del Flamenco, Leone d’argento a La Biennale Danza 2022 di Venezia. Alla bailaora e coreografa spagnola  si riconosce il merito di aver trasformato il flamenco in un mondo capace di fondere  tradizione e modernità, con un linguaggio artistico che si muove tra virtuosismi del corpo e  molteplici  suggestioni e linguaggi contemporanei, dalla danza al teatro,  dal cinema alla filosofia.

Rocío Molina (Malaga, 1984) ha iniziato a ballare all’età di tre anni. A ventidue debutta Entre paredes, il suo primo lavoro, a cui seguiranno molte altre creazioni, tutte accomunate da uno sguardo trasgressivo e originalissimo sul mondo del flamenco. Tra le sue creazioni più note: El Eterno Retorno (2006) Turquesa como el limón (2006), Almario (2007), Por el decir de la gente (2007), Oro viejo (2008), Cuando las piedras vuelen (2009), Vinática (2010), Danzaora y vinática (2011), Afectos (2012) e Bosque Ardora (2014), Caída del Cielo (2016), Grito Pelao (2018), Inicio (Uno) (2020), Al fondo Riela (Lo otro del Uno) (2020) e Vuelta a Uno (2021), gli ultimi tre titoli compongono la Trilogía sobre la guitarra. È artista associata al Teatro Nazionale Chaillot di Parigi dal 2014. Fra i riconoscimenti più prestigiosi  il Premio Nazionale Spagnolo per la Danza, il Premio Miglior Ballerina alla Biennale di Siviglia, la Medaglia d’oro della Provincia di Malaga, il Max Award nel 2015 e nel 2017, il Dance National British Award nel 2016 e il Leone d’Argento alla Biennale Danza  di Venezia 2022.

 

Premio Danzatori

PAESI BASCHI/REGNO UNITO

Aitor Arrieta

Nato a Oiartzun, in Spagna (Paesi Baschi), questo ballerino dalla tecnica strepitosa è entrato a far parte dell’English National Ballet nel 2016,  promosso Primo Solista nel 2019. Vincitore di Emerging Dancer 2017, si è formato al Mariemma Royal Conservatory of Professional Dance e in precedenza ha ballato per la Compañía Nacional de Danza, Madrid.  Tra i tanti riconoscimenti la medaglia d’oro all’International Dance Contest di Biarritz nel  2013.

GERMANIA/ITALIA

Jacopo Bellussi

Formato alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala, si perfeziona alla Royal Ballet School dove si è diplomato. All’ultimo anno di scuola è scelto per una coreografia di John Neumeier, Spring and Fall. Il destino farà si che questo danzatore di talento entrerà a far parte, da solista, dell’Hamburg Ballet, che il grandissimo coreografo dirige  dal 1973.

 

ITALIA

Stanislao Capissi, napoletano si diploma nel 2012 presso la Scuola di Ballo del Teatro di San Carlo sotto la Direzione di Anna Razzi, entrando a far parte della compagnia del Massimo napoletano, facendosi notare per versatilità e presenza scenica.

 

USA /ITALIA

Luigi Crispino (Premio Vespoli)

Classe 1997,  si è formato al  Teatro di San Carlo . Nel 2015 vola a New York con una borsa di studio della Kennedy Onassis School/American Ballet Theater, nemmeno un anno dopo entra a far parte di ABT Studio Company. Crispino entra a far parte di American Ballet Theater come apprendista nel settembre 2017 e diventa membro del corpo di ballo nel gennaio 2018.

 

PORTOGALLO/GERMANIA

Antonio Casaliño

Antonio Casalinho e’ una delle promesse più  interessanti del balletto classico, nato nel 2003 in Portogallo, a soli 17 anni, si e’ già fatto notare il numerosi ed importantissimi concorsi di danza, a cui si aggiunge la popolarissima edizione 2017 di Got Talent Portogallo. Oggi è una delle perle più promettenti della compagine del Bayerisches StaatsBallett.

 

GIAPPONE/SVIZZERA

Ohashi Mari

La danzatrice giapponese, studi alla Seinan Gakuin High School, forgia il suo talento versatile in due laboratori d’autore come la John Cranko School e Rudra Béjart School, per poi approdare quasi subito al Béjart Ballet Lausanne, di cui è parte identitaria dal 2013.

 

GERMANIA/ITALIA

Matteo Miccini

Nato a Firenze, si forma alla John Cranko Schule, dove si diploma nel 2015. Vince giovanissimo il primo premio al prestigioso Anna Pavlova, entrando nel  2016 al blasonato Balletto di Stoccarda, dove interpreta numerosi ruoli solistici nelle creazioni di grandi coreografi internazionali. Nel giugno del 2019, nell’ambito del progetto dello Stuttgart Ballet “Noverre: Young Choreographers”, debutta con il brano “What we’ve been telling you” con Marijn Rademaker.

 

DANIMARCA

Ida Praetorius                   

Ballerina danese, debutta al Royal Danish Ballet nel 2010 e dopo nemmeno sei anni diventa principal, interpretando ruoli di primo piano nelle produzioni più importanti della compagnia reale danese.  Nel 2021 è entrata a far parte dell’Hamburg Ballet come prima ballerina.

 

BELGIO/SVIZZERA

Guilliams Kwinten                                        

Il danzatore belga si forma al Keystone Ballet Academy (KBA) ad Anversa, diplomandosi nel 2009. Affina le sue qualità nel Royal Ballet of Flanders, per poi approdare al Béjart Ballet Lausanne, di cui è interprete apprezzatissimo.

 

UKRAINA/REGNO UNITO

Katja Khaniukova

Nata a Kiev, Ukraine, diventa  Principal Dancer  al Kiev Ballet, trampolino  per l’English National Ballet  che la accoglie nel 2014,  nominandola solista nemmeno tre anni dopo e  First Soloist  nel 2019.  E’ Guest Principal  nelle più prestigiose compagini e ha al suo attivo numerosi premi, tra cui l’ International Awards Gold Medal at the Serge Lifar International Ballet Competition (2005) e Gold Medal at the Seoul International Ballet Competition (2011). Nel  2020 il  Critics’ Circle National Dance Award for Outstanding Female Performance (Classical) per la sua interpretazione di  Frida Kahlo in Broken Wings.

 

ARGENTINA/UKRAINA

Ana Sophia Scheller

Di Buenos Aires, a 9 anni inizia a prendere lezioni al Teatro Colón con Gallo e Candal. Un anno dopo Viene ammessa alla Institución Superior e a 13 anni riceve la borsa di studio per tre anni consecutivi “Argentinas National Presidential Prize for Cultural Excellence in Classical Dance”. Vola a New York nel 2000 e nel  2003 entra a far parte dellAmerican Baller Theater Studio Company. E’ Julio Bocca che la vuole come principal guest nel suo tour di addio alle scene in Uruguay, Paraguay, Venezuela e Spagna. Nel  2004 entra al  New York City Ballet, di cui diventa prima solista e poi prima ballerina. Aggiungendo principal dancer al San Francisco Ballet e, dal 2019, al Balletto Nazionale dell’Ucraina.

 

ITALIA

Jacopo Tissi (Premio Vespoli)

Diploma alla Scala di Milano, ingaggi al Balletto dell’opera di Vienna, primo italiano a ricevere il riconoscimento di étoile nella storia del Bolshoi, tempio russo della danza.  Amatissimo dal pubblico e dalla critica per la sua presenza scenica e per la sua grande intensità espressiva, sui palcoscenici del  Mariinskij di Pietroburgo come alla  Royal Opera House di Londra. Lascia Mosca nel  marzo del 2022 in dissenso con l’invasione  dell’Ucraina. Al ritorno lo accoglie la sua casa, nominandolo Primo ballerino ospite del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala per la stagione 2022/23. Nel 2018 la città di Milano gli ha conferito l’Ambrogino d’oro.

 

SVEZIA/FRANCIA/ITALIA

ALESSIO CARBONE (riconoscimento del Comune di Positano per Ballet for Peace)

Direttore di “Les Italiens de l’Opera de Paris”, Alessio è nato nel 1978 a Stoccolma, naturalizzato francese,  proviene da una famiglia d’arte italiana. Nel 1991 entra alla Scuola di Danza del Teatro alla Scala di Milano. Sei anni dopo vince l’audizione per entrare a far parte  del corpo di ballo dell’Opera di Parigi, con cui interpreterà ruoli classici e contemporanei, da solista e ospite nei maggiori teatri e compagnie internazionali. Tra i riconoscimenti il premio Léonide Massine al merito nel 1997 ed al valore nel 2006, Il premio Tani per le arti dello spettacolo, Les Etoiles de Ballet 2000 e il Ballet Star of the XXI Century a New York.

 

Aitor Arrieta

Aitor Arrieta

Alessandre Ferri - Photo Amber Hunt

Alessandre Ferri – Photo Amber Hunt

Alessandre Ferri - Photo Amber Hunt

Alessandre Ferri – Photo Amber Hunt

Ana Sophia Scheller - Photo ©Nisian Hughes

Ana Sophia Scheller – Photo ©Nisian Hughes

Antonío Casalinho

Antonío Casalinho

Jacopo Bellussi

Jacopo Bellussi

Jacopo Tissi - Photo ©Jack Devant

Jacopo Tissi – Photo ©Jack Devant

Luigi Crispino Photo © Karolina Kuras

Luigi Crispino Photo © Karolina Kuras

Mari Ohashi

Mari Ohashi

Rocio Molina - Photo Simone Fratini

Rocio Molina – Photo Simone Fratini

Stanislao Capissi

Stanislao Capissi